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Dimissioni da Piancavallo - Disturbi Alimentari

Ciao bellezze, 

A praticamente due settimane dalle mie dimissioni dal ricovero nel reparto Disturbi Alimentari a Piancavallo ho trovato l’ispirazione giusta per raccontarvi qualcosa. 

L’ispirazione? Un mio messaggio: “(...)Spero che questa fatica sbocci in bei fiori”. 

E no, non sono sbocciati bei fiori: né lì dentro, né tornata a casa. 

 

Ricovero a Piancavallo per disturbi alimentari
Il solito albero ma con la nebbia!

Per prima cosa vi elenco giusto alcune delle motivazioni che mi hanno portata a interrompere il mio percorso: 

  • L'insofferenza verso il ricovero stesso; 

  • La perdita di una visione nitida della realtà; 

  • La stanchezza mentale del terzo ricovero in un anno; 

  • Il non riuscire a essere collaborativa 

In un messaggio a un caro amico, il martedì in cui ho chiesto le dimissioni, h scritto: “Dove sono arrivata è già tanto: sono comunque al terzo ricovero di quest'anno e la terza volta che mi metto in gioco. (...) Non è una sconfitta, poi boh. La vita dura mi aspetta.” e sì: non è come nei film che fanno sembrare tutto facile, è invece mettere in pratica gli insegnamenti nella vita quotidiana la vera lotta

Vi racconto un po’ il mio ultimo giro medici! 

Sono entrata, la prima domanda è stata: “Come stai?”: non ho retto, stavo troppo male per continuare a tenermi tutto dentro. Ho detto di non star per niente bene e di essere insofferente verso tutto il ricovero (avrei dovuto dire: “Cibo a parte”) e di sentirmi completamente persa (…) 

La psichiatra responsabile del reparto mi ha proposto un bellissimo paragone tra un ricovero e un’operazione chirurgica, con l’intento di farmi rendere conto che un ricovero non è efficace se non ci sii “arrende” alle cure come durante un’operazione chirurgica. 

Sì, cibo a parte perché tutto sommato il cibo a Piancatraz è stato il migliore dei tre ricoveri. 

 

Il martedì ho chiesto le dimissioni per il giorno seguente: le hanno accettate. Vi vorrei ancora ringraziare in qualche modo!  

Comunque, il mercoledì mi hanno lasciato il foglio delle dimissioni contenente tutto il percorso, i gruppi a cui ho partecipato, le terapie seguite e la diagnosi principale. Sarebbe stato possibile richiedere la cartella clinica cartacea al costo di 30€, ma non la reputavo necessaria. 

 


E questo è quanto! Scriverò altro su Piancavallo, ma prima pubblicherò articoli sulle mie passioni. Saluti!  


4 commenti

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GM
07 ott
Valutazione 5 stelle su 5.

30€ per avere la propria cartella clinica NO COMMENT PERCHÉ SE COMMENT BRUTTO COMMENT. Comunque hai fatto quello che ti sentivi e hai fatto bene a volte la strada giusta per gli altri non è quella giusta per noi. Daje tutta Ale!

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Comment brutto comment che qui sono graditi! Grazie belé!

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Sorellona
07 ott
Valutazione 5 stelle su 5.

Ne uscirai! Io ci credo

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Risposta a

Grazie mille!

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